Marzamemi è una frazione marinara che dista circa 3 km da Pachino e 27 km da Avola.
L’origine del nome Marzamemi è controversa: secondo alcuni deriverebbe dalle parole arabe “Marza” che significa «porto» e “Memi” che significa «piccolo», mentre secondo altri il toponimo deriverebbe dall’arabo “marsà al hamam”, cioè «Baia delle Tortore».
La borgata è bagnata quasi tutta dal mare Jonio e il livello è inferiore al mare. La pesca è l’attività principale a cui sono dediti gli abitanti della frazione: essa, infatti, era già molto nota, fin dall’antichità per la tonnara, che era la seconda in Sicilia, dopo quella di Favignana (presso Trapani).
Il borgo è nato intorno all’approdo, poi divenuto porto da pesca, e si è poi sviluppato grazie a quest’ultima attività. La tonnara di Marzamemi, fu impiantata dagli Arabi, durante la loro dominazione in Sicilia e nel 1630 venne venduta dai proprietari al Principe di Villadorata, il quale nel 1752 fece costruire il palazzo in pietra arenaria e la chiesa della Tonnara.
Nel 1912 venne costruito uno stabilimento di lavorazione del tonno salato e in seguito del tonno sottolio. Attorno alla piazza e al palazzo del Principe si trovano le casette dei pescatori. Esse risalgono al 1600 e danno al paesaggio un aspetto uniforme.
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